Accogliere un lutto: luoghi e tempi

“Sembra un ossimoro: come si può morire prima o mentre si nasce?
Morte e nascita, morte e bambini sono infatti parole che non dovrebbero trovar alloggio sulla stessa riga, possibilmente neppure nella stessa pagina.
Eppure la morte in utero non è una bestemmia semantica, ma un evento possibile.
Arriva dove è stata la vita, altrimenti non ci sarebbe spazio per lei”.
Come Associazione abbiamo incominciato a togliere il velo del silenzio che accompagna i protagonisti della scena del lutto, specie quando si tratta di una perdita scomoda come quella legata ad una morte perinatale.
Un evento che pur della quotidianità ci appare anzi come qualcosa “contro natura”.
Gli operatori che accompagnano il tempo della nascita e del puerperio, gli educatori che si occupano dei bambini e delle bambine nei servizi educativi, sono a volte i meno attrezzati a sostenere l’impatto emotivo e l’iter successivo, rischiando così di cadere in una omissione di soccorso.
Perché una famiglia in lutto è una famiglia ferita.
E le ferite vanno curate perché non si infettino.
Siamo consapevoli che in un’azione di cura non sempre è importante il risultato dell’intervento, ma l’essere accanto, lo stare, l’accompagnare gli attori in gioco durante il processo.
E noi come operatori, operatrici della cura siamo chiamati a stendere un balsamo rigenerante perché la ferita che una perdita apre si possa rimarginare al meglio.
Il presente percorso si prefigge di individuare alcune buone prassi perché questo possa avvenire.

Ascoltarsi per ritrovare sicurezza

Esperienza psicomotoria per adulti

Un’esperienza nella sala di psicomotricità per ascoltare i segnali del corpo e prendersi cura di sé, in questo tempo di incertezza.
Per riflettere in gruppo sul sentire, pensare e gestire le emozioni.
Uno spazio e un tempo per ampliare la consapevolezza di sé e riflettere su come meglio vivere le relazioni con gli altri.

Esperienza corporea e di ascolto condotta dalla dott.ssa Silvia Zottarel, psicoterapeuta, e dalla dott.ssa Alessia Borsato, neuropsicomotricista.
Verranno fatte esperienze di psicomotricità relazionale e utilizzati contenuti dell’Analisi Transazionale con l’obiettivo di connettere sentire-pensare-fare.

Percorso di 3 incontri presso la sala di psicomotricità in viale della Repubblica, 243 (dietro Ottica Demenego) a Treviso:
• sabato 19 settembre, dalle 9.30 alle 12.00
• sabato 26 settembre, dalle 9.30 alle 12.00
• sabato 3 ottobre, dalle 9.30 alle 12.00

Abbigliamento comodo e calzini antiscivolo.
Verrà formato un piccolo gruppo di 8 persone.
Per approfondire elementi personali, i partecipanti potranno rivolgersi alla dott.ssa Silvia Zottarel per uno spazio individuale di ascolto.

Per informazioni e iscrizioni scrivere a silvia.zottarel@ideasociale.org o telefonare al 339 2195490 (8.00 – 13.30)

 

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Sono ancora aperte le iscrizioni ai nostri Servizi Scolastici Integrativi.

Le coordinatrici sono a disposizione per qualsiasi informazione dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.00).
👉🏻 Per le scuole Prati di Treviso, l’IC di Villorba e Povegliano e l’IC di Ponzano Veneto: Sara Paronetto, 3318196792, tempointegrato@ideasociale.org
👉🏻 Per l’IC di San Biagio di Callalta: Cinzia Michielon, 3938665116, tempointegrato2@ideasociale.org

🏖 I nostri uffici saranno chiusi dal 6 al 31 agosto. 🏖

 
Le coordinatrici dei nostri Servizi Scolastici Integrativi saranno, comunque, reperibili (dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00) per qualsiasi informazione rigurardante le iscrizioni ai servizi.
 
👉🏻 Per le scuole Prati di Treviso, l’IC di Villorba e Povegliano e l’IC di Ponzano Veneto: Sara Paronetto, 3318196792, tempointegrato@ideasociale.org
 
👉🏻 Per l’IC di San Biagio di Callalta: Cinzia Michielon, 3938665116, tempointegrato2@ideasociale.org
 

Auguriamo a tutti buone vacanze!!!☀️

🗓 Nuovo percorso sul Circolo della Sicurezza – Parenting® in partenza martedì 7 luglio 2020, alle ore 20.30.

Seguiranno altri 3 incontri nei giorni: 14, 21 e 28 luglio, sempre alle 20.30.

Utilizzeremo mappe, filmati, immagini e schede coinvolgenti che aiutano a osservare, a comprendere e a rispondere per quanto possibile ai bisogni di ognuno, riparando alle rotture relazionali quando necessario. Non è mai troppo tardi per aumentare il benessere tra grandi e piccoli. Utile agli adulti che vogliono riflettere sulla propria esperienza, può offrire strumenti anche a chi vive una genitorialità che pone richieste complesse: genitori separati, genitori adottivi, affidatari, volontari che si occupano di solidarietà tra famiglie…, genitori ed educatori di bambini con bisogni particolari.

Il Circolo della Sicurezza-Parenting® coniuga la semplicità di un linguaggio aderente alla vita quotidiana al rigore scientifico, essendo radicato in un ampio e consolidato percorso clinico e di ricerca.

Per maggiori informazioni, scrivere a silvia.zottarel@ideasociale.org o telefonare al numero 3392195490 (dalle 8.00 alle 13.30).

👩🏻‍💻 Formazioni brevi on line per sostenere Educatori ed Educatrici nella nuova fase

L’intento è quello di offrire riflessioni e pratiche per riuscire a trasformare il rispetto delle regole per una convivenza in sicurezza, in opportunità che rimettano al centro le parole chiave dell’azione educativa.

Gli incontri sono organizzati da La scuola dei 1000 giorni dell’Associazione “Il Melograno Nazionale – Centri Informazione Maternità e Nascita”, in parternariato con Idea Sociale.

Per informazioni e iscrizioni: https://www.i1000giornidelmelograno.org/brevis/

Appunti per genitori imperfetti e affettuosi

Incontro formativo gratuito per genitori, nonni, educatori SABATO 20 GIUGNO ORE 9.00 oppure MARTEDI 29 GIUGNO ORE 20.30 su piattaforma Zoom o, se sarà possibile, in presenza reale presso la sede di Idea Sociale.

LA PRENOTAZIONE È OBBLIGATORIA.

Durante l’incontro ragioneremo sugli scambi quotidiani tra adulti e bambini, sui momenti difficili e su quelli sereni; rifletteremo sull’equilibrio di affetto e autorevolezza, libertà e guida.
Utilizzeremo mappe, filmati, immagini e schede coinvolgenti che aiutano a osservare, a comprendere e a rispondere per quanto possibile ai bisogni di ognuno, riparando alle rotture relazionali quando necessario. Non è mai troppo tardi per aumentare il benessere tra grandi e piccoli.

Verrà anche presentato un percorso di formazione – il Circolo della Sicurezza-Parenting® – ideato per supportare genitori, nonni, educatori e chi si occupa di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, da 0 a 18 anni di età.
Può offrire strumenti anche a chi vive una genitorialità che pone richieste complesse: genitori separati, genitori adottivi, affidatari, volontari che si occupano di solidarietà tra famiglie…, genitori ed educatori di bambini con bisogni particolari. Il percorso Circolo della Sicurezza-Parenting® coniuga la semplicità di un linguaggio aderente alla vita quotidiana al rigore scientifico, essendo radicato in un ampio e consolidato percorso clinico e di ricerca.

I prossimi percorsi partiranno martedì 7 luglio 2020. Ci saranno 4 incontri estivi seguiti, da chi lo desidera, da altri 4 incontri che si svolgeranno tra settembre e ottobre.

Date del percorso estivo: 7, 14, 21, 28 LUGLIO.
In queste date, i partecipanti potranno scegliere tra il percorso mattutino (ore 10.00) e quello serale (ore 21.00).

E’ previsto l’utilizzo della piattaforma Zoom. Valuteremo la possibilità di svolgere il percorso in presenza, con le misure necessarie alla sicurezza.

Conduttori del gruppo: dott.ssa Silvia Zottarel (psicologa, psicoterapeuta ed educatrice) e Dott. Maurizio Stefani (psicologo ed educatore).
Per maggiori informazioni, scrivere a silvia.zottarel@ideasociale.org o telefonare al numero 3392195490 (dalle 8.00 alle 13.30).

La prenotazione è obbligatoria.

 

In collaborazione con

Intervento breve e specialistico per il trattamento della crisi
e per recuperare la fiducia di potercela fare!

Occuparci di noi e di come stiamo non ci impedirà di provare stress, ma potrà aiutarci a ridurlo, contenerlo e limitarne gli effetti, permettendo di affrontare al meglio l’emergenza che stiamo vivendo.
– Se senti tensione e disagio che fai fatica a calmare…
– Se presti aiuto ad altri e vivi un continuo stato di emergenza…
– Se senti uno stato di stress che può manifestarsi con immagini o pensieri intrusivi, irritabilità, evitamento, insonnia o eccessiva sonnolenza, inappetenza o eccessi alimentari, difficoltà relazionali…

Puoi chiedere un aiuto telefonico o in videochiamata.

Il primo intervento di sostegno è gratuito.
Puoi contattare la dott.ssa Silvia Zottarel, psicoterapeuta di Cooperativa Idea Sociale di Treviso, al 339 2195490.

Gli accadimenti degli ultimi mesi hanno mutato la percezione del nostro orizzonte temporale che oggi ci appare limitato ed incerto. Ciò non facilita il fatto di fare delle scelte a lungo termine. Per taluni la scelta del percorso universitario può rivelarsi una questione ancor più complicata del previsto.

La mia esperienza professionale di orientatore mi porta ad affermare che i motivi di tale difficoltà possono essere di diversa natura.
Uno dei più frequenti è legato alla difficoltà a dare priorità ai propri interessi personali e formativi.
Un altro riguarda il timore di non riuscire, o di “non essere abbastanza intelligenti” e quindi di deludere i genitori o altre persone importanti.
Un altro ancora riguarda l’incertezza del proprio progetto scolastico-professionale a volte originatosi da una precedente scelta che si è rivelata essere sbagliata.

A questi esempi se ne aggiungono altri, magari meno frequenti, che raccontano i sogni, le ambizioni, le incertezze e le paure di ragazzi e ragazze che si stanno interrogando sul proprio futuro, cercando di rispondere alla domanda: “chi voglio diventare?”.

La nostra proposta di orientamento o ri-orientamento universitario, o relativo alla scuola secondaria, si struttura in quattro incontri individuali nei quali si approfondisce la conoscenza di sé e del proprio progetto di vita, delle proprie attitudini, degli interessi e dei valori implicati nella scelta scolastico-professionale.

Maurizio Stefani, (psicologo ed educatore) tel. 3289507307, email: maurizio.stefani@ideasociale.org.

All’Attenzione del Presidente
della Regione del Veneto Luca Zaia

E p.c. Assessore Lanzarin
Direzione Servizi Sociali

LETTERA APERTA

 

La nostra Proposta di riapertura graduale a partire dai Servizi Educativi 0 – 3 anni denominati Nido in Famiglia, promossi e organizzati nella Regione del Veneto.

 

Illust.mo Sig. Presidente,

Come Coordinatori dei Nidi in Famiglia della Regione del Veneto, Le stiamo scrivendo per porre alla Sua attenzione e condividere con Lei alcune nostre riflessioni in merito a questi particolari Servizi Educativi fortemente voluti e promossi dalla Regione e che attualmente coprono il fabbisogno di oltre un migliaio di famiglie del Veneto.
Nella Regione del Veneto, oggi, grazie anche alle scelte ottemperate negli anni dall’Amministrazione Regionale, ci troviamo ad affrontare la Fase 2 di questo difficile percorso contro il Covid-19 e sappiamo tutti che in questa fase, ma anche nelle prossime, servirà moltissima attenzione e prudenza da parte di tutti noi.
Nel merito, riteniamo proponibile ed utile, una valutazione di riapertura graduale e condizionata dei Servizi Educativi rivolti alla fascia 0 – 3 anni della nostra Regione, a partire da quelli individuabili con i Nidi in Famiglia. I Nidi in Famiglia, normati dalla Legge Regionale 153/2018, prevedono un numero massimo di frequenza contemporanea di soli 6 bambini/e.

Di seguito alcune nostre considerazioni:

  1. I Servizi Educativi, così individuati dalla normativa nazionale 65/2017 hanno sospeso le proprie attività a partire dal giorno 24 febbraio 2020;
  2. Il primo soccorso e percorso di sostegno alle famiglie collocabile nell’area del sostegno e la cura all’infanzia, individuato attraverso la figura della “baby sitter” è stato attivato e contemplato da subito anche attraverso l’impegno economico mensile dello Stato, compreso tra i 600 e 1000 euro.
  3. La riapertura graduale delle attività lavorative previste dalla Fase 2, ma anche la posizione di entrambi i genitori in modalità lavorativa di “Smart Working”” pone le famiglie, soprattutto quelle che prevedono la presenza di bambini/e nella fascia 0 – 3 anni, nell’impossibilità oggettiva di praticare l’azione lavorativa così come dovuta. Inoltre è venuto a mancare totalmente il supporto dei nonni, su cui si è appoggiata anche nella nostra Regione la cura dei bambini, in assenza di realtà educative o per impossibilità economica delle famiglie;
  4. La chiusura forzata dei Servizi Educativi dal 24 febbraio scorso, inattesa e poco comprensibile per i bambini ma soprattutto la mancata prospettiva di un ritorno alle proprie abitudini, potranno incidere in modo significativo nelle relazioni e nello sviluppo equilibrato dei bambini.

Ad oggi si sente parlare solo del mondo scolastico e della possibilità di riapertura a settembre. I Servizi Educativi, nello specifico quelli rivolti alla fascia 0 – 3 anni, non vengono purtroppo nominati in nessun Decreto, così come i bambini/e a cui sono rivolti.
Non si è tenuto in considerazione questa delicata fase della vita del bambino 0/3 che, come oramai è noto a tutti, illustri studiosi e le Neuro Scienze identificano come l’età in cui l’adulto del futuro si forma.
Ci permettiamo di evidenziare ciò che molti scienziati evidenziano rispetto ai primi 1000 giorni del bambino:
“Questo viene identificato come un periodo straordinario in cui si costituiscono le fondamenta dei bambini sulle quali costruiranno il resto della loro esistenza e la loro capacità di crescere felici e sani. In questa fase della vita il cervello si sviluppa più che in qualsiasi altro momento e l’ambiente gioca un ruolo cruciale nel determinare la crescita e lo sviluppo futuri; le esperienze vissute nella prima infanzia sono influenzate dal contesto in cui i bambini nascono e crescono e dalle figure adulte che per prime si prendono cura di loro, in famiglia, nei servizi e nella comunità di appartenenza. Esperienze positive precoci sono associate a migliori esiti scolastici, a un sano sviluppo sociale ed emotivo, a migliori risultati nel contesto lavorativo e, in generale, a un migliore stato di salute fondamentali per la formazione della persona adulta”. (sito web Dors, centro regionale di Documentazione per la promozione della Salute).

Riconosciamo la Sua grande attenzione alle persone e ai loro bisogni e crediamo che sia importante, per nostra competenza ed esperienza, ri-partire proprio dall’Infaia, cioè da coloro che, per definizione sono “Senza Voce”. Siamo consapevoli della necessità di un ritorno graduale e in sicurezza; e proprio per questi motivi riteniamo che i Nidi in famiglia abbiano una struttura organizzativa già ora in grado di garantire, maggiormente di altre, le motivazioni di cui sopra.
I servizi Nidi in Famiglia, sono un’iniziativa specifica e normata dalla Regione Veneto, un servizio che accoglie massimo 6 bambini in un ambiente famigliare. Luogo così come abbiamo sperimentato in questi giorni di quarantena, ritenuto maggiormente protetto rispetto ad altri e, non molto differente in termini di presenze, da quello di una famiglia numerosa.
Come Coordinatori Nido in famiglia della Regione del Veneto riteniamo che, così come è stata prevista nella fase d’emergenza, la figura della “baby sitter”, persona di supporto presso l’abitazione delle famiglie, alla presenza di uno o più bambini, l’avvio di una nuova fase di gestione dell’emergenza e della vita quotidiana di tutti i cittadini, sia utile considerare la possibilità di un’apertura, seppur condizionata, dei Nidi in famiglia presenti nel territorio della nostra Regione.
Apertura subordinata alle indicazioni individuate da Lei, il comitato medico –scientifico e ci auguriamo, da esperti individuati nell’area educativa 0 – 3 anni.

Con la presente vorremmo sottoporLe alcune proposte:

  • Accogliere i bambini in orari diversi. Ad esempio, 3 alla mattina e 3 al pomeriggio. Con l’obiettivo di sostenere i genitori che lavorano fuori casa o che lavorano in smart working (per alcuni aspetti, modalità molto più complessa);
  • Arrivo dei genitori in orari differenti (che saranno in ogni caso, massimo sei), con le dovute protezioni (mascherine e guanti);
  • La consegna del bambino in un unico spazio igienizzato prima e dopo;
  • Igienizzazione prima e dopo dello spazio adibito a Nido in famiglia;
  • Tampone obbligatorio per le educatrici.

Aspetti socio-educativo-pedagogici ci spingono a proporLe una seria riflessione rivolta all’apertura graduale dei Nidi in Famiglia della Regione del Veneto, perché, per caratteristiche, per sicurezza e controllo (Dgr 153/2018), si prestano molto ad una fase 2.
I Nidi in Famiglia a oggi, sono Servizi Educativi in totale autofinanziamento, sostenuti dal pagamento delle quote mensili a carico dei genitori dei bambini frequentanti. Genitori che, nel mese di marzo, hanno comunque versato, seppur molto ridotta, una quota per il mantenimento del posto. Il vero timore è di non poter ritrovare il luogo scelto e la fiducia riposta nell’Educatrice a cui hanno affidato i propri figli al proprio ritorno all’attività lavorativa. Ritorno che per alcuni è già una realtà.
Per affrontare le paure è necessario avere coraggio. Una frase che Le sentiamo pronunciare e che condividiamo.
Al Veneto è riconosciuta da molti la diligenza e il rispetto delle regole da parte dei suoi cittadini.

Avere il coraggio di prendersi cura dei propri cittadini, partendo dai bambini, ci auguriamo possa essere d’esempio anche per le altre Regioni, l’inizio di una profonda rivisitazione del modo di pensare al nostro Paese. Che passa attraverso lo sguardo rivolto ai bambini, il nostro futuro.

Cordiali saluti.

16 aprile 2020

In nome e per conto di

LUCIANA MELLONE, ELISABETTA DE FRANCESCHI, BARBARA BONISOLI, LIGIA TABORDA, SABRINA BASONI, SILVIA ARMANI, MARINA ZULIAN, ANGELA MERCONE, CHIARA FARISATO, MIRTA PEGORARO, MICHELA FANTUZ, GRETA GIACOMAZZI, ANNA PAOLA PERISSINOTTO, GESSICA SARTORI, LAURA CONTIERO, SERENA COATTO, NICOLETTA ZADRO, FLAVIOVALIANTE, NICOLEDALLA COSTA, SARADALL’OMO, ELISADAL PONT, ELISABETTA DAL PIERI, LAURA MENEGHIN, CHIARA BERTOLLO, CARLA TOMASI, ELISA BERTAZZO, CHIARA DE BESI, ANNA BRAZZALE